Il Vangelo di Giovanni
Dal 10 al 12 maggio, con le meditazioni su Giovanni, si è portato a compimento il ritiro online, sui quattro Vangeli. E' stato un percorso entusiasmante dentro la Parola del Signore per approfondire le caratteristiche proprie di ogni evangelista che ha presentato Gesù in modo diverso, mettendone in evidenza la ricchezza e la varietà della stessa storia di salvezza. In particolare il quarto Vangelo è stato trattato dal team del Centro Kerigma con Marilena Stella come coordinatrice, mentre Salvo Burrumeto si è occupato di Giovanni, l'autore, Annabella Sgroi della struttura del Vangelo, Carlos Macias de Lara della figura di Gesù.
Salvo ha presentato Giovanni che, da seguace del Battista, al primo incontro con Gesù si sente attratto, cambia la sua vita e si mette alla sua sequela, divenendo il discepolo amato perché non si dimentica mai più della gioia provata e diventa testimone di luce. Viene tratteggiata, inoltre, la sua fotografia, a partire dal nome che significa Dio fa misericordia, evidenziandone l'attività di pescatore e la sua buona famiglia, sottolineando la sua vista d'aquila, in grado di essere attento e di prendersi cura delle prime comunità che gli sono affidate, caratterizzando il suo vangelo con la parola di Dio che è ciascun discepolo, ogni lettore che ci crede.
Annabella affronta il discorso della struttura del vangelo di Giovanni, dove non si trova più l'immagine di Gesù, come nei sinottici, ma è Gesù stesso che si presenta, è la Parola di Dio che diviene carne, per manifestarsi all'uomo ed entrare in dialogo, rivelandosi in 7 segni e con la sua gloria nell'ora della sua passione, morte e risurrezione. Viene sottolineato che bisogna immergersi dentro questo vangelo con l'occhio del contemplativo, per andare in profondità e non restare in superficie, per cogliere l'invisibile attraverso il visibile, per comprendere il linguaggio simbolico, che permette di fare esperienza di Dio, di accogliere nel cuore i fatti e le parole, di vivere la conversione e diventare discepoli di Gesù. Pertanto viene svolto un efficace esercizio di meditazione sui seguenti segni:
- Le Nozze di Cana, dove l'acqua si trasforma in vino ed avviene una nuova creazione per cui non è più l'acqua che purifica ma la fede in Gesù che salva.
- La guarigione del figlio del funzionario reale, che crede a Gesù datore di vita e diventa suo collaboratore.
- La guarigione del paralitico a Betzaetà, che comprende quanto gli capita e riconosce l'incontro con l'amore vivente.
- La moltiplicazione dei pani, che conferma Gesù, pane vivo disceso dal cielo, e rimanda all'Eucarestia, nutrimento della nuova vita.
- Gesù cammina sulle acque e calma la tempesta, attestando il suo totale dominio sulla malvagità e l'ingiustizia.
- La guarigione di un cieco nato, di sabato, dimostra l'opera di Dio e la conversione del cuore che va crescendo con la fede nel Signore.
- La Resurrezione di Lazzaro, il segno dei segni, mostra come sia la fede in Gesù che fa vivere e che la morte non prevarrà sui credenti in Gesù Risorto.
Carlos, infine, conclude le tre serate con un excursus mirato e fruttuoso tra le pagine del vangelo di Giovanni, che segue un percorso indipendente ed originale rispetto agli altri evangelisti, descrivendo una panoramica della storia della salvezza collegata al popolo d'Israele. Viene sottolineato il riferimento al libro della Genesi con l'inizio del prologo giovanneo per spiegare il principio di tutto e la nuova creazione che ha protagonista Gesù, l'Agnello di Dio, che viene cercato da quanti sono attratti dalla sua luce, dal suo amore, dalla sua misericordia per ottenere la vita, pace e giustizia. Gesù, infatti, è il pane vivo, la luce del mondo, la porta delle pecore, il buon pastore, la resurrezione e la vita, la via e la verità, la vera vite, una sola cosa con il Padre. Gesù è la nuova casa di Dio, l'uomo nuovo davanti a Pilato, il nuovo tempio, il nuovo sposo, il nuovo agnello di Dio, il nuovo pozzo di Giacobbe, la sede dell'amore, il luogo dell'incontro, della relazione feconda. Il vangelo di Giovanni è il vangelo della festa perchè si incontra Gesù in persona, l'invitato d'eccezione e si sta nella gioia, si riceve in eredità la vita eterna. Così coloro che sanno accogliere in dono il figlio di Maria, la madre che sta sotto la croce, diventando la custode dell'amore, possono, con Giovanni, andare oltre l'apparenza, scavare nelle profondità, alla ricerca della "perla preziosa", del "tesoro nascosto", della "sorgente d'acqua viva", contemplare le meraviglie della parola di Dio che guarisce, consola, libera dal male e porta la salvezza. Tutti i partecipanti hanno potuto sentire, attraverso la predicazione della Parola, l'emozione dell'incontro con Gesù, provando entusiasmo e desiderio di rimanere in relazione con Lui, accrescendo la fede e la possibilità di mettere in pratica, testimoniare il proprio vissuto d'amore, sostenuto dalla preghiera e dall'unità con i fratelli.
Santo Trimarchi