Ho provato solitudine, tristezza e profondo sconforto mentre lavavo il panno sporco nella bacinella con l'acqua.
Ho pianto quanto mi sono fermata a focalizzare le mie ferite e dargli un nome (l'importanza di prendere coscienza e non scappare).
Posare ai piedi della croce le “fastidiose” patate, come le avevo definite prima di conoscere il loro significato, ha richiesto un grosso sforzo psico e fisico.
Dovevo precipitarmi sotto la croce dopo aver scoperto il loro significato e invece sono rimasta seduta, chiusa a riccio, con le patate strette nelle mani.
Ho faticato nell'alzarmi dalla sedia, perché mi sentivo spossata, letteralmente senza forze e allo stesso tempo nauseata, con il desiderio di andare in bagno a vomitare.
Ho posato le patate nel cesto , depositando le mie ferite con tanto di nome e cognome, mi sono inginocchiata sotto un Gesù sofferente inchiodato in croce, gli ho donato le mie pene chiedendogli aiuto, e un senso di libertà, pace e serenità mi ha riempito il cuore ed alzarmi e stato molto più bello e sereno.
Dal corso finito, provo senso di pace, gratitudine e una gran voglia di sperimentare ancora di più l'amore del Signore e la condivisione con i fratelli.
GRAZIE!
Teresa